1° incontro con il maestro Simone Genuini – Direttore della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Parola dei ragazzi...

Appena entra dalla porta ci chiede: “secondo voi perchè è bello suonare insieme?”

Il maestro ha un grande sorriso sul volto, come se fosse contento di dirigerci per qualche giorno.

Qualche ragazzo alza la mano e da la sua risposta. Genuini dopo aver ascoltato vari pareri, sorride e ci dice che è bello suonare insieme perchè stabiliamo un CONTATTO.

Ci chiede di suonare una nota tutti insieme, ma prima ci fa mettere in modo più ampio così da avere abbastanza spazio da permetterci di suonare e muoverci.

Prima di produrre la nostra nota ci spiega che anche se non riusciamo a sentire ogni singolo suono di ogni musicista presente nell’orchestra, noi tutti siamo comunque in CONTATTO.

Poi suoniamo la nota….un re. Ci da l’attacco con il respiro e poi fa provare la stessa cosa a diversi alunni. Quel respiro era un pò la “preparazione dell’attacco”.

Dopo ciò iniziamo a suonare quattro sol insieme. Non lo facciamo molto bene perchè non sappiamo il tempo, così decidiamo di suonarlo in base al respiro, ovvero in base a come batte il nostro cuore. Il maestro ci rivela che il nostro cuore mentre suoniamo batte allo stesso tempo, questo ci tiene in CONTATTO.

Poi ci fa chiudere gli occhi e fa dare l’attacco a uno di noi, senza far sapere agli altri chi. Andiamo a tempo! Abbiamo capito come sincronizzarci.

Dopo un sorriso di apprezzamento da parte del maestro, ci fa alzare in piedi così da poterci muovere ad ogni sol da suonare. Poi ci dice che la forza del movimento dobbiamo immagazzinarla; siamo tutti così coordinati.

Il maestro ci spiega come “introdurci nel suono di qualcuno” e dopo qualche “esercizio di introduzione del suono” proviamo il brano “per Elisa rock”. Perfeziona un pò gli errori che non consapevolmente commettiamo e, dopo una pausa di 10min, passiamo ad un secondo brano “L’orologio sincopato”.

Dopo un pò di prove riusciamo ad eseguire i brani in maniera più chiara e orecchiabile, ma notiamo che il tempo sta per finire: sono le 17:30.

Salutiamo allora il maestro con un ringraziamento, poi smontiamo gli strumenti e ci dirigiamo verso casa.

                                                           Sandra Dumitriu

 

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